Coniglio fritto (come fa mia suocera)

Quando si parla di coniglio fritto il mio stomaco entra in fibrillazione.

Certo non è l’unico piatto che provoca spasmi al mio apparato digerente ma, stranamente, quando con gli amici parliamo di cosa vorremmo per il nostro ultimo pasto nessuno tira fuori fegato grasso o caviale, aragoste o altri fantomatici alimenti. Non uno ostriche e champagne anche se tutti berrebbero champagne.

Sempre e quasi tutti si sfonderebbero di coniglio e carciofi fritti.

L’ho fatto come lo fa mia suocera. Ho disossato il coniglio (allevato da mio suocero) e l’ho ridotto a piccoli pezzi.

Coniglio fritto (come fa mia suocera)

Questa parte è la più lunga. Alcuni puristi, anche io a dire il vero, lo preferiscono con l’osso ma così è molto più pratico al momento del mangiare e con un bimbo in casa torna più comodo (siamo noi genitori a rallentare lo sviluppo dei figli).

  • 1 coniglio disossato
  • 3 uova
  • pane grattato
  • olio per friggere
  • acqua
  • aceto
  • erbe aromatiche (se volete)

Pulire il coniglio dalle parti grasse e tagliarlo in parti abbastanza piccole (avete presente le polpettine di pollo fritto dei fast food?).

Metteteli a bagno in acqua leggermente acidulata con l’aceto per 2 o 3 ore rigirandolo spesso, tenetelo in frigo. In questa fase, se volete potete aggiungere all’acqua erbe aromatiche come timo o rosmarino o salvia avvolti in una garza in modo da non lasciare residui.

Sgocciolarlo e asciugarlo poi immergerlo nell’uovo sbattuto e leggermente salato per un’altra oretta circa rigirando di quando in quando. Sempre in frigo.

Passare pezzo per pezzo nel pane grattato e friggere in abbondante olio. Anche qui, se volete potete aggiungere qualche erbetta, questa volta tritata finemente ma senza esagerare sia per quanto riguarda la finezza che la quantità, devono essere presenti ma non rappresentare l’unico sapore.

Quando dorato scolare e asciugare salandolo bene. Deve essere servito caldissimo come tutti i fritti.

È ottimo con i carciofi fritti o altre verdure, anche le patate, con le salsine (anche quella cinese anche se qualcuno potrebbe scandalizzarsi) e servito così in accompagnamento a bollicine.

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