Fegatelli di pollo

Il fegatello è un piatto adulto, che non accetta di essere sminuito dagli schizzinosi. È da mangiare puro e da accompagnare a vino rosso di buona acidità e non necessariamente di elevata complessità.

Per estensione vengono chiamati fegatelli molti piatti a base di fegato. Anche quello che si trova, a volte, dentro alla porchetta acquista per qualcuno quel nome. Molti lo scartano e preferiscono la crosta o le polpe del maiale. Altri si fanno riempire il pane di quello e di aglio cotto.

Di varianti ne esistono molte: alla romana, all’aretina, alla fiorentina… tendenzialmente appartengono al centro Italia. Altrove si cucina il fegato, al centro lo rendono un piatto per ogni ora del giorno.

Per i fegatelli, quelli veri ma anche per quelli che vi propongo io, la cottura può essere effettuata nei modi più diversi: al tegame, in forno, al girarrosto.

Possono essere mangiati caldi o freddi. Quando ancora vivevo con i miei mio padre ne preparava molti. Li cuoceva con il grasso di maiale e poi riempiva un barattolo con i fegatelli cotti ed avanzati e li copriva del grasso di cottura.

Nelle sere successive, quel barattolo di sostanza bianca dal profumo di alloro e finocchio, veniva distrutta con il coltello e quel grasso con pezzi di fegato dolce/amaro veniva spalmato sul pane per una cena adatta ai degenti (futuri) di cardiologia.

Quella che vi propongo qui è un’aberrazione. Una bestemmia in faccia alla tradizione. Però è venuta bene. Chiedo perdono a tutti.

Fegatelli di pollo

Per 4 persone:

  • 800 grammi di fegatini di pollo
  • Rete di maiale (per la quantità fatevi aiutare dal macellaio)
  • una grossa tazza di pangrattato
  • Sale e pepe
  • 2 cucchiai di fiore di finocchio (o di seme di finocchio però pestato nel mortaio)
  • Foglie di alloro
  • Grasso di maiale (per la quantità e la tipologia fatevi aiutare dal macellaio)
  • Stecchini

Mettere la rete a bagno in acqua appena tiepida. Una decina di minuti dovrebbero bastare a renderla morbida.

Mischiare il pangrattato con il sale, abbondante pepe e il finocchio.

Pulite i fegatini e lavateli in acqua fredda fino a quando diventa pulita. Asciugateli meglio che potete ma non seccateli.

Unire i fegatini e il mix di pangrattato e aromi.

Tagliare a cubetti il grasso di maiale.

Scolare la rete e strizzarla delicatamente ed avvolgere ciascun fegatino senza eccedere, uno strato di rete basta.

Infilzare con uno stecchino nell’ordine: fegatello, foglia di alloro e cubetto di maiale facendo attenzione di girare la chiusura della rete verso le altre parti.

Cuocere in forno a 175 gradi per il tempo necessario (dipende dalle dimensioni del fegatello) oppure in tegame a fuoco moderato sempre per il tempo necessario.

I fegatelli sono pronti quando non c’è più sangue al loro interno, ma fate attenzione a non cuocerli troppo che rischiano di diventare amari.

Se usate fegato di maiale fate attenzione ai tempi di cottura e ai nervetti che vanno eliminati.

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