Forse non l’avevo mai cercato il tempo per farle.
A questo devo aggiungere che, non so perché, mi ero autoconvinto che le seppie non mi piacevano.
Le credenze sono stupide e pericolose. Non ricordo quale commediografo diceva che le credenze che la mente possiede possiedono la mente.
Allora sono andato al supermercato a comprare espressamente le seppie e la loro fine poteva essere solo quella di cuocere e stracuocere con i piselli per poi finire in trono.
Il trono è, naturalmente, una fetta di pane abbrustolita e agliata secondo i gusti di chi la mangia. Nel mio caso molto abbondantemente.
- 1 chilo di seppie
- 500 grammi di piselli
- 4 cucchiai di olio
- 1 cipolla rossa media
- 2 spicchi d’aglio
- 2 cucchiai di prezzemolo tritato
- 1 bicchiere di vino bianco secco
- 2 cucchiai di doppio concentrato
- sale
- pepe
- acqua
Tagliare finemente la cipolla e metterla ad appassire con l’olio.
appena diventa lucida aggiungere l’aglio tritato finemente e il prezzemolo. Far andare per un paio di minuti.
Aggiungere le seppie pulite e tagliate a listarelle.
Fate asciugare l’acqua che produrranno a fuoco medio alto poi sfumare con il vino.
Appena l’alcol sarà evaporato aggiungere il concentrato e un bicchiere di acqua, sale e pepe.
Far cuocere coperte fin quando non saranno morbide.
Aggiungere i piselli e continuare a cuocere fin quando questi ultimi non saranno arrivati a cottura. Lasciate l’intingolo per bagnare il pane che metterete sotto.
Come detto servire sopra una fetta di pane abbrustolita e agliata secondo i gusti di chi la mangia.