Ristorante La Piola (Alba, Cuneo)

Provato a cena ad aprile 2013

Partire da casa prendendo mezza giornata di permesso, io e mia moglie, per andare veloci verso il Piemonte per qualche giorno di ferie. Caricare tutto la sera prima in modo da non perdere tempo; prendere il bambino all’asilo (lui vuole che si chiami scuola “Come i gandi”) e partire velocissimi sperando che non ci siano intoppi nell’autostrada. Soprattutto in Liguria. Il TomTom mi dice di passare da Parma ma l’Appennino mi fa più paura che la costa.

Partire eccitato ma con quel senso di frustrazione dato dal fatto che saremo a cena alla Piola, che al piano di sopra c’è Crippa che spadella e non andarci perché probabilmente il bimbo non reggerebbe. E nemmeno gli altri ospiti. Anche per una questione economica, sia chiaro, ma tendo sempre a far finta di nulla.

La Piola, Alba

Cerco di metterla su un altro piano: ad agosto, caro il mio Enrico, mi hai rovinato l’estate. Adesso ti tradisco io. Immagino tu senta la mia presenza sotto di te, quel senso di malessere che non ti sai spiegare. Non è l’imminente premio San Pellegrino, sono io che ti penso intensamente. Adesso lo sa.

Ma non rimango deluso. La Piola è un locale grande e moderno con posate e bicchieri e tutto di ottimo livello, tovagliette di carta gialla come devono essere in un’osteria e lavagne immense, scritte in bella calligrafia e leggibili da ettometri di distanza. I sottopiatti dei capolavori.

Il cibo preparato da Dennis Panzeri è ottimo e mi fa ricredere su molte cose. Prima di tutte l’Insalata russa. Io, e molti altri conoscenti, sosteniamo che l’insalata russa è buona fino ad un cucchiaio poi comincia la nausea.

Dall’inizio. Il pane è buono, i grissini finiscono in bocca al bambino alla velocità della luce  ed i panini ricoperti di granella di nocciole in bocca mia.

Ecco, l’Insalata russa che ti portano qui è buona anche dopo il quarto o quinto cucchiaio e quando l’hai finita la rivorresti ancora. La cottura delle verdure è perfetta all’incrocio preciso tra croccantezza e cedevolezza. La maionese è giustamente grassa e si sentono i pezzetti di uovo sodo all’interno.

Insalata russa

Anche il Vitello tonnato è incredibile. Come ero abituato io a mangiarlo, come lo fanno mia madre e mia suocera, mi dava non dico la nausea ma un malessere diffuso. È, mangiato qui, un piatto che dimostra come l’innovazione – in certi casi – può soltanto esaltare la tradizione. Cotto a bassa temperatura e servito con una salsa compatta e giustamente saporita dove la nota forte di aceto e dei capperi (è soltanto una nota ma presente) bilanciano tutto quanto.

Vitello tonnato

Poi i Tagliarin col sugo di salsiccia che sono finissimi e croccanti e dove la salsiccia di lassù dimostra che può essere buona. Sugo tirato alla perfezione e gustosi sia senza, anzi di più, che con il formaggio come li vuole il bambino.

Tagliarin col sugo di salsiccia

Farsi mancare gli Agnolotti del plin col sugo d’arrosto? Impossibile. Pasta gialla generosa di tuorli, cottura croccante e ripieno che si scioglie in bocca saltati con il sugo della cottura delle carni del ripieno. Porzioni importanti che però risultano, talmente sono buoni, non sufficienti. In realtà lo sono ed ho rinunciato al secondo.

Agnolotti del plin col sugo d'arrosto

Il dolce però non si può fare a meno, per gola di tutti e tre. Bonet al cioccolato e Torta di nocciole con gelato alle nocciole. Io non amo i budini, soprattutto al cioccolato, ma questa sorta di cren caramel devo dire che è ottima. La stessa cosa per la torta di nocciole ma quello che mi sorprende di più è il gelato. Chiaro e non marroncino come siamo abituati nelle nostre gelaterie che, servito alla giusta temperatura, ti esplode in bocca lasciandoti godere del gusto della nocciola per lunghi istanti.

Bonet al cioccolato

Torta di nocciole con gelato alle nocciole

Per quello che riguarda il vino la scelta è abbastanza soddisfacente con attenzione, è facile capire perché, alle vigne della famiglia Cerretto. Prezzi adeguati e servizio fresco e alla mano. L’unico inconveniente è il bagno che è giù nel profondo del palazzo e Crippa che è al piano di sopra.

Altro inconveniente. Se la fate come prima tappa rischiate, come è successo a me, di pensare cose del tipo “E dove la ritrovo una cucina così quassù in Piemonte?”. Nessuna preoccupazione esistono altri posti molto interessanti.

Provato a cena ad aprile 2013

Ristorante La Piola
Piazza Risorgimento 4 – 12051 – Alba (Cn)
Tel. +39.0173.442800
coordinate: 44.700588, 8.035780
http://www.lapiola-alba.it

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