Risotto al soffritto e pomodoro rinforzato

Il primo piatto che mi cucinai fu, dopo averlo visto preparare in un programma della televisione locale, il sugo finto che è più o meno come quello della ricetta che ho scritto secoli fa.

La base di tutto era, è, questo soffritto che è alla base della maggior parte delle ricette italiane.

A me piace molto soprattutto quando diventa scuro e ben caramellato. Questa volta però no, avevo bisogno di una base aromatica rustica che stemperasse un po’ questo sugo denso che mi era avanzato dal pranzo di due giorni prima. Poi ero solo a casa e potevo organizzarmi come meglio credevo.

Risotto al soffritto e pomodoro rinforzato

Per 2 persone

  • 160 grammi di riso Vialone nano o Carnaroli
  • 1 piccola carota
  • 1 piccola costa di sedano
  • 1 cipolla media
  • 1 foglia di alloro
  • 80 grammi di pecorino semistagionato tritato finemente
  • sale e pepe
  • olio extravergine di oliva
  • acqua
  • salsa di pomodoro con guanciale tostato all’interno (amatriciana che avanza)

Si fa un trito fine di sedano, carota e cipolla e si mette a soffriggere a fuoco leggero assieme alla foglia di alloro e a 4 cucchiai di olio.

Quando tutto sarà ben amalgamato eliminare l’alloro e aggiungere il riso, tostarlo a fiamma vivace evitando che il soffritto si attacchi.

Portare a cottura con l’acqua adeguatamente salata e mantecare con il pecorino semistagionato e altri due cucchiai di olio.

Poi potete decidere se incorporarvi il sugo o cercare di dare un tono al vostro piatto come ho fatto io (con pessimi risultati).

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