La mia modalità di ascoltare musica, quando sono in casa ed in auto (ovunque gestisca io il mangianastri), e alla quale costringo mia moglie e i miei figli è quello casuale. In realtà loro possono interromperla quando vogliono e fare richieste. Io contratto con loro e riusciamo ad andare d’accordo nonostante loro poi chiedano sempre di più… e va bene così.
Capita così di ascoltare i Big and Black delle Coco Rosie e subito dopo Sly Mongoose di Charlie Parker seguita da Vincenza e la fabbrica. E va bene così. Io non mi annoio e i bambini ascoltano più cose possibili. Mia moglie quando arriva Tom Waits mi chiede sempre “Ma bisogna ascoltare questo ubriaco?” e quando arriva Fossati mi toglie il saluto. Allora cerco veloce i Radiohead e lei torna felice. In mezzo c’è il Volevo un gatto nero e Rovazzi.
La vellutata di pomodoro, almeno per come è venuta fuori questa volta, è proprio questo. Casuale e contrastata e alla fine apprezzata da tutti.
Ps Vellutata perché dentro c’è un roux che rende tutto più setoso.
- 1 cipolla rossa e grossa
- 1 peperone rosso piccolo
- 1 confezione di pelati
- 1 grossa noce di burro
- 4 pomodori secchi
- sale e pepe
- acqua
- pane raffermo
- olio per friggere
- olio extravergine di oliva
- farina 00
- tabasco e aceto di vino bianco (Facoltativo)
Tagliare finemente la cipolla e il peperone e metterli a soffriggere assieme al burro e a tre o quattro cucchiai di olio.
Quando tutto è ben appassito aggiungere due cucchiai di farina e far imbiondire.
Aggiungere i pelati e riempite il contenitore per due volte di acqua per allungare il contenuto della pentola.
Aggiungere anche i pomodori secchi.
Dopo una ventina di minuti sentirete che perderà l’intensità del pomodoro crudo.
Frullare benissimo e a lungo. Regolare di sale e pepe.
Servire con dei cubetti di pane fritti.
Io poi ho fatto così: alcuni cubetti li ho bagnati con una goccia di aceto di vino bianco e altri no. Tutti ben salati.
Tabasco sulla vellutata come se non ci fosse nessuna evacuazione futura.