Ispanica perché? Mi sembro uno di quei “colleghi” di oltremanica e oltreoceano che chiamano “all’italiana” qualcosa perché c’è basilico o pomodoro.
Allora, in questa gara al ribasso che è l’internazionalizzazione delle ricette mi prendo anche io lo stesso diritto di essere – citando Gaber – così coglione.
E per me ispanico è qualunque cosa contenga patate e cipolle mischiato con uova. Ma questa cosa l’avevo già detta? E allora perché non alla bolognese che c’è la mortadella?
Mia moglie mi diceva da un po’ di tempo di farle la frittata in forno come le faceva sua nonna e io che sono un animo sensibile le ho promesso che l’avrei fatto. L’unico problema è che non avevo la minima idea di come facesse sua nonna.
- 5 uova
- 2 cipolle medio/grandi
- 2 patate medio/grandi
- 200 grammi di mortadella
- 1 spicchio d’aglio
- olio d’oliva
- pane grattugiato (io l’ho usato integrale)
- sale e pepe
Tagliare finemente la cipolla e metterla ad appassire in padella con l’olio.
Nel frattempo bollire cubetti patate di 1 centimetro di lato in abbondante acqua salata. Cuocerle fin quando son cotte ma ancora consistenti.
Scolarle bene e metterle con le cipolle a fuoco alto per farle insaporire regolandole di sale e pepe.
Spegnere e aggiungere la mortadella tagliata piccola in pezzi irregolari.
Far raffreddare un poco e intanto ungere uno stampo per plumcake e cospargerlo di pane grattugiato eliminando l’eccesso.
Sbattere le uova con poco sale e aggiungerle a patate ecc.
Rovesciare nello stampo e con qualche colpo sul piano di lavoro rendere piatto e senza bolle d’aria. Coprire con della carta argentata forata.
Infornare così per i primi 20 minuti a 180 gradi, poi abbassare a 150 e proseguire scoperti fino alla consistenza voluta.