Il pollo al curry non lo facciamo troppo spesso quindi non è un nostro piatto tradizionale. Di casa nostra dico non nazionale.
I peperoni invece in casa nostra vengono utilizzati con costanza in molte ricette, soprattutto quelli rossi, o i risotti che si fanno ripetutamente.
Altre cose rischiano di diventare abitudine e questo avviene quando non c’è scambio di idee, o ci si chiude alle idee nuove o si ignorano volutamente.
Per me fino a qualche tempo fa il curry era la polverina gialla venduta in ogni supermercato fin quando mi metto a parlare con un amico che di secondo lavoro cucina e che mi accompagna nel mio, nostro, supermercato etnico e mi fa acquistare la pasta di curry gialla e mi dice di fare il pollo o altro con quella e non con la polverina. E il mondo cambia.
Pasta gialla è leggermente piccante, rossa è molto piccante e verde è difficilmente mangiabile (almeno per me).
- 600 grammi di petto di pollo
- mezza confezione di pasta di curry
- 6 cucchiai di olio di semi
- 1 confezione di latte di cocco
- 1 cipolla
- 2 patate bianche
- basilico
- acqua
Mettere l’olio in una padella assieme alla pasta di curry e falla sciogliere a fuoco basso.
Aggiungere le verdure tagliate in pezzi di media grandezza e mentre stufano, cinque o sei minuti, tagliare il petto di pollo in pezzetti non troppo piccoli.
Aggiungerli in padella e farli rosolare un minuto.
Unire il latte di cocco assieme alla sua acqua e lasciar cuocere a fuoco basso.
Se si secca troppo aggiungere un po’ di acqua.
Il sale io non lo metto.
Prima di servire assieme a del riso bollito aggiungere del basilico.
Come riso ci dovreste metter un basmati o cose simili ma a me non piace molto quindi è difficile trovarlo in casa. Quello che vedete in foto è carnaroli.
Birra bionda ghiacciata in accompagnamento.