provato a pranzo ad Agosto 2014
Salisburgo, nei pochi giorni in cui siamo rimasti, ci ha accolto con pioggia e rari momenti di freddo sole. Splendida comunque e piena di persone, molte con vestiti da sera in pieno giorno pronte per l’opera (nella foto sembra sole ma sono i filtri del programma di elaborazione foto).
Bravo Mozart, grande Mozart. La sua casa, il suo conservatorio, dove è nato, dove faceva colazione, le sue immangiabili palle di cioccolato (che a mio figlio son piaciute tantissimo), il suo Bosna (panino nazionale Austriaco che invece piace tanto a me). Povero Mozart.
Da fuori il Carpe Diem non mi convince con quella scritta che parla di “Finest Fingerfood” però mi attrae per la sua eleganza e la sua proposta veramente ampia. Zona fumatori e non, bar, birreria, pranzi veloci, caffè, aperitivi, tanti fingerfood tra cui poter scegliere e ristorante stellato. Era li che volevo andare e siamo entrati.
La signorina molto carina, nei modi, che ci ha accolto ci ha indicato dei posti al piano superiore per non fumatori però quando le ho detto che volevamo sederci al ristorante gourmet, bagnati e vestiti da turisti come eravamo, mi ha detto “Prima guardi il menù” e me lo ha dato. L’ho ringraziata e senza guardarlo l’ho restituito dicendo “Va benissimo”. Non abbiamo iniziato bene signorina.
Poi il servizio è altra cosa, preciso, cortese e abbastanza informale da farci star bene. Una cucina a tratti fresca e a volte opulenta e classica che in certi casi compie errori grossolani come per le rape nel mio piccione talmente salate da essere amare.
Il pane è piacevole anche se l’ho appena sentito avendolo ingurgitato, quello colorato, mio figlio. Ad accompagnarlo una crema di formaggio che troverete spesso nei ristoranti questa volta rinforzata da olive nere, un’ottimo burro e tonnellate di sale della zona (ci mancherebbe)
Dalla cucina il primo dei due omaggi: un fresco e persistente brodo di salmone affumicato con dei bottoncini di rapa e carota. Freddo e vegetale ma davvero piacevole.
Come secondo omaggio un piccolo filetto di pesce cotto alla perfezione accompagnato da carote e germogli di aglio. Fresco e grasso in maniera ottima.
Questo inizio è accompagnato da questa bevanda a base di té se vogliamo anche piacevole. Da queste parti ce l’hanno il vizio di bere cose strane durante i pasti.
Poi un piacevole e fresco Gruner Veltliner di Karl Diwald
A seguire prendiamo una zuppa, questa abitudine che hanno in Austria mi piace proprio, di scampi con basilico thai. Le prime cucchiaiate sono veramente buone ma alla lunga un poco stanca con la sua grassezza poco smorzata da quelli che dovrebbero essere le parti acide.
Gli elementi solidi al suo interno, coda di scampo e gnocco di basilico thai, sono andati un poco in là con la cottura e risultano un po’ gommosi.
Gli stessi ingredienti vegetali sono portati in un piattino con altre consistenze e temperature questa volta ottime.
Il Piccione di Bresse, uva spina, ravanello, sesamo è una delusione. Cottura come si deve e carne strepitosa. Gli elementi dolci fanno il loro forse con troppo zelo e i ravanelli, come ho detto all’inizio, paiono cotti, conditi e ripieni di sale e restano tutti sul piatto. La crocchetta fritta è ripiena delle interiora del piccione ma non riesce a dare maggior carattere al piatto risultandomi più come una forma di divertimento che altro.
Menzione d’onore per la wiener schnitzel per il bambino che avrei scambiato più che volentieri con il mio piccione.
Il dolce era ottimo: Dolce di albicocca e pistacchio, mousse di torrone e gelato al caramello. Fresco e opulento dove ogni elemento si accosta agli altri in maniera precisa.
Ristorante Carpe Diem
Getreidegasse 50 – 5020 Salzburg (Austria)
+ 43 (0) 662 848800
http://www.carpediemfinestfingerfood.com