La prima cosa appartenente al bacino mediterraneo del sud est che abbia mai assaggiato in vita mia è stato l’hummus.

Ancora prima della Tajine di verdure (a quel tempo frequentavo molti vegetariani e molti non son più vegetariani, altri li vedo meno ma non perché non sono vegetariani) e delle falafel e del khebab.

Ed è stata la prima cosa che ho assaggiato semplicemente perché era l’unica cosa che quella sera c’era da mangiare, enormi contenitori di humus dove intingevamo quintali di pezzi di pane e piadine e patatine. Tutti li assieme ad ettolitri di birra.

Ma si sa che quando siamo giovanissimi il cibo è secondario e la festa è quello che conta, la festa e chi c’è; quanto c’è da bere piuttosto che cosa.

Hummus

  • 400 grammi di ceci lessati
  • 100 grammi di tahina
  • 1 limone
  • 1 spicchio d’aglio
  • paprica dolce, cumino in polvere
  • olio d’oliva
  • prezzemolo
  • sale

Unire i ceci con la tahina e lo spicchio d’aglio nel bicchiere del frullatore ad immersione.

Frullare fino ad ottenere, aiutandovi con l’acqua di cottura dei ceci, una crema abbastanza densa ma non dura.

Regolate di sale e di acido, che si deve sentire, con il succo del limone.

Mettete in un contenitore, anche un piatto, cospargendo con un po’ di polvere di paprika o anche cumino, abbondante olio di oliva e un po’ di prezzemolo rotto grossolanamente con le mani.

Servitelo con piadine o patatine, tortillas e verdure crude.

Ps La tahina è una salsa a base di sesamo che trovate sempre più facilmente anche nei supermercati. Potete farla da soli tostando del sesamo e frullandolo benissimo con dell’olio di sesamo.

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