Quando abbiamo dato agli invitati questa salsa al caramello salato io, che non sono troppo avvezzo ai dolci e li amo in maniera molto leggera, ho avuto timore che potesse fargli male.
L’hanno presa a cucchiaiate piene mettendola nel piatto accanto alla torta di mele e portandola alle loro bocche con la forchetta e le dita. Questa salsa che fila e cola e penetra in profondità nelle barbe e nei baffi degli uomini e rende deliziosamente e terribilmente eccitanti le labbra di mia moglie. Meglio rimanere sul cibo.
Il caramello però a me piace abbastanza e il sale di più. Qualcuno potrebbe dire che è uguale al dulce de leche ma così non è. Guardate la ricette e vedete come il primo è frutto della pazienza, dell’attenzione e delle cotture quasi infinite mentre questa è frutto della velocità attenta. Quello basta a se stesso e questa è una, ottima, comprimaria.
150 grammi di zucchero semolato
50 grammi di acqua
100 grammi di panna liquida
40 grammi di burro non salato.
3 pizzichi di sale
Mettete in un pentolino a fuoco basso lo zucchero e l’acqua. Non dovete toccare nulla fin quando lo zucchero non sarà caramellato e avrà il colore che desiderate.
Dovete fare attenzione perché rischierà di bruciare e fate attenzione allo zucchero che si attacca al bordo del contenitore, staccatelo velocemente e rimettetelo assieme all’altro.
Togliete dal fuoco e aggiungete la panna bollente facendo attenzione alla reazione in quanto il contenuto del pentolino potrebbe venir fuori.
Quando tutto sarà rientrato nella normalità mettetelo sul fuoco basso facendo attenzione a non farlo ritirare troppo che quando si raffredda diventa molto più denso.
Quando si sarà raffreddato leggermente aggiungete il sale ed il burro e girate con vigore.
L’altra mattina mi sono svegliato con la voglia di fare colazione con le crepes, giusto per variare e non mangiare i soliti biscotti e paste confezionate.
E poi avevamo da finire un barattolo di marmellata di fichi fatta da mia suocera.
Poi al pomeriggio, essendone avanzate tre o quattro e non volendole buttare via, a fine pasto ho preparato questa ricettina improvvisata.
Come ho già detto tante volte io non adoro i dolci e quindi ho cercato di dare un sapore non eccessivamente stucchevole alla salsa giocando sulla cottura e la tipologia dello zucchero. Poi frutta per rinfrescare.
Per le crepes adatte a 3 o 4 persone:
100 grammi di farina
1 uovo
150 millilitri di latte
sale
Sbattere l’uovo e aggiungere la farina setacciata, un pizzico di sale. Quando avrete una pasta liscia ed omogenea aggiungere il latte e amalgamare. La pastella deve essere piuttosto lente, regolatevi con altra farina o latte.
In una padella leggermente unta con del burro versare dei piccoli ramaioli e spanderli bene facendoli cuocere a fuoco medio.
Quando cominciano a comparire delle bollicine sulla crepes girarla.
Procedete fino ad esaurimento della pastella.
Quando fredde arrotolatele e tagliatele come dei tagliolini piuttosto grossi.
Per la salsa mou:
zucchero mascobado
latte intero (o panna liquida)
Non do le dosi, fatene quanta ne volete, quella che avanza si conserva in frigo, chiusa in un barattolo, per qualche giorno.
A secco mettere a sciogliere lo zucchero e fatelo caramellare, io sono arrivato al limite della bruciatura per avere un sapore più amarognolo.
Aggiungere il latte (o la panna) fuori dal fuoco. Attenzione che schizzetta.
Rimettere al fuoco e fate risciogliere lo zucchero portandolo alla densità desiderata.
Saltare nella salsa mou le tagliatelle di crepes e servitele come fossero spaghetti accompagnati da frutta fresca spezzettata.
La mia presentazione in foto è terribile ma c’era l’urgenza dettata da improvvisazione.