La rete è colma di luoghi dedicati al cibo. Ricette di ogni tipo, recensioni di ristoranti, degustazioni di vini. Poi polemiche e discussioni, celebrazioni di piatti ed ingredienti, cuochi famosi che si raccontano e cuochi meno famosi che cercano di conquistare un po’ di attenzione. Comunque sempre persone che, in un modo o nell’altro, raccontano attraverso quello che fanno chi sono.
In realtà questo spazio risponde principalmente ad un bisogno personale. Quello di riuscire a darsi un impegno quotidiano, di rispettarlo e di dargli continuità.
Prova a soddisfare il riconoscimento di un’attrazione, che fin dall’infanzia avevo, verso il mondo dei fornelli (sia come preparazione dei cibi che come “forchetta”) e che, non focalizzata e non seguita, è rimasta sospesa.
Inoltre mi piace pensare di avere un luogo nel quale poter archiviare argomenti che mi interessano e appuntare cose che, di quando in quando, desidero approfondire. O più facilmente che un blog possa essere oggi come quei blocchetti scritti a mano che le nonne e le mamme riempivano per ricordare le ricette e farle diventare di famiglia lasciandole alle generazioni a venire.