Un giorno dell’estate scorsa i miei genitori erano di turno per la sorveglianza e lo svago di mio figlio.
Dopo il sonno pomeridiano era tutto pronto per la merenda. Seduto al tavolo mangiava lo yogurt quando, guardando il piatto pronto sopra al tavolo, dice a mia madre “Nonna mi fai sempre il pane col pomodoro!” con un tono molto vicino al “Che palle” (Confronta con Mamme e suocere).
Mia madre, sensibilissima a questo genere di critica gli chiede cosa avrebbe voluto in alternativa. Lui ci pensa e poi esclama sicuro “Le vongoline”.
Senza condirci la pasta a lui, e anche a me, piacciono molto così:
- 2 chili di vongole (in foto 1 chilo di lupini e 1 di vongole veraci)
- 1 barattolo di pelati
- 4 spicchi d’aglio
- olio extra vergine d’oliva
- pepe
- peperoncino
Lavare per bene le vongole e mettetele in acqua e sale coperte a filo (più distese sono meglio è) sperando che siano ancora vive in modo che spurghino sabbia e impurità. Cambiate l’acqua un paio di volte in due ore.
Fate aprire le vongole in una padella coperta in modo che rilascino tutto il loro liquido. Non stracuocetele.
Recuperate vongole e acqua separatamente. Filtrate l’acqua in modo da eliminare sabbia e altro.
Date una lavata veloce alla padella e mettete a scaldare l’olio (a piacere ma non in quantità da frittura) con l’aglio spezzettato grossolanamente ed un poco di peperoncino.
Appena l’olio sarà profumato aggiungere le vongole e farle insaporire bene.
Bagnare con la loro acqua e aggiungere i pelati spappolati con le mani (ma non l’acqua che si trova nel barattolo).
Coprite e fate andare per una decina di minuti.
Regolare di pepe e servire con il pane per fare scarpetta nel brodetto sottostante. Se volete, è anche meglio, bruschettate il pane e agliatelo e ricopritelo di vongole e sugo.