Sugo di salsiccia (e le sue variazioni)

Quando in casa ci sono quattro salsicce è possibile che accada di tutto. Son versatili quasi come nessun altro prodotto.

Dall’antipasto al dolce è possibile inserirle in ogni momento del pasto e sempre con sommo piacere di tutti anche dei vegetariani come raccontava il Picchi.

Durante una puntata di un programma quotidiano nel quale si parla di tutto, quindi di niente, in una puntata sulla ristorazione viene chiesto allo chef fiorentino come mai i vegetariani amino tanto le sue patate arrosto e lui risponde facendo vedere l’unto che le salsicce producono durante la loro cottura. In realtà non l’ho sentito dire direttamente questo ma un caro amico ricorda sempre con il sorriso diabolico sulle labbra questo episodio.

Darò la ricetta base, quella che fa mia madre per me e lei (mio padre le mangia uguali ma in bianco), e poi le variazioni che amo di più.

Sugo di salsiccia (e le sue variazioni)

  • 4 salsicce
  • 1 carota
  • 1 costa di sedano
  • 1 spicchio di aglio
  • 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 1 rametto di timo
  • 1 foglia di alloro
  • 1 litro di passata di pomodoro

per le variazioni

  • 2 cucchiai di aceto di vino bianco
  • la scorza grattugiata di mezzo limone

Tagliare a dadini piccolissimi la carota e il sedano e metterli a soffriggere in padella assieme all’olio.

Aggiungere le foglioline di timo e la foglia di alloro spezzata a metà.

Aggiungere l’aglio privato dell’anima e tritato grossolanamente.

Quando sarà leggermente appassito il tutto aggiungere le salsicce sbriciolate con le mani e a fuoco vivace far prendere colore all’insaccato continuando a romperlo con il mestolo.

Aggiungere il passato di pomodoro e far ritirare fortemente.

Regolare di sale prima di usare per condire la pasta. A casa ci piacciono molto le pappardelle.

Variazioni

Possono essere utilizzate separatamente o insieme ed io faccio sempre in quest’ultimo modo.

  1. Prima di aggiungere il passato di pomodoro sfumo con l’aceto.
  2. Sei o sette minuti prima di spegnere aggiungo la scorza grattugiata del limone.
, , , , ,
Articolo precedente
Pulezze rifatte (Cime di rapa o friarelli)
Articolo successivo
Trattoria Nonna Caterina (Lonnano, AR)

Post correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.
Devi accettare i termini per procedere

Menu