Quando avanzava il pane in casa mia, che voleva dire casa di mio padre nella quale vivevano anche i miei nonni paterni, mia nonna lo metteva al sole sopra alla spianatoia in terrazza (sotto alla rete per gli insetti) o nel “terrazzino” che stava dietro casa ed era una veranda sempre baciata dal sole e calda, molto calda, anche d’inverno. Ma mai umida.
Poi ci trasferimmo e la donna di casa rimase mia nonna che lasciò fare a mia madre e a volte per velocizzare utilizzava il forno tenuto basso di temperatura e ventilato e con lo sportello leggermente aperto.
Adesso che governo io (!!!!) si utilizzano tecniche ultramoderne. Il microonde che serve a poche cose, o quantomeno lo utilizziamo per poche cose, ma che per seccare il pane abbiamo scoperto essere uno strumento incredibile e prezioso.
Poi con quel pane secco fateci quello che volete, io sovente lo frullo e lo passo al setaccio per farne pan grattato.
Tagliate il pane a fette di poco meno che un centimetro e mettetelo in un piatto o meglio utilizzate la griglia che in alcuni forni a microonde c’è.
Mettete a massima potenza lo strumento infernale e fatelo andare per 4 o 5 minuti.
Fate freddare il pane sopra ad una griglia e poi fatene quel che volete.