Per alcuni parlare di funghi vuol dire parlare solo di porcini e, parzialmente, sono anche d’accordo.
Escludere però è un verbo che mi appartiene fin troppo e quello che ho escluso dalla mia vita fino ad oggi, sempre per pigrizia e mai con cattiveria, mi torna troppe volte alla mente. Quotidianamente.
Ma in questa zuppa il fatto che vi siano soltanto porcini è necessario. “C’è il porco!” afferma orgoglioso delle sue ricerche mio zio e quando fa così mi pare quello che fu.
C’è bisogno di lavoro per prepararla, e attenzione. C’è necessità di fare tutto in maniera pulita per valorizzare questo prodotto dell’umidità e del calore.
- 300/350 grammi di porcini sodi
- 1 spicchio d’aglio
- prezzemolo
- 2 cucchiai di olio extravergine
- 1 litro di brodo di carne leggero
- sale e pepe
- pane fritto e leggermente agliato
Pulire i funghi e tagliarli a fettine spesse circa mezzo centimetro.
Le puliture e qualche pezzo di gambo, le parti un poco sciupate pulite dalla terra in maniera doviziosa (se non ci sono sacrificate una 50 di grammi di funghi) mettetele nel brodo e portate a bollore.
Fate ritirare di un terzo e filtrate attraverso un panno pulito. Regolate di sale.
Tritate aglio e prezzemolo (la quantità dipende dai gusti ma prezzemolo pochissimo e se volete metteteci anche un poco di peperoncino che male non ci sta) e saltateci a fuoco vivo i funghi tagliati fin quando non saranno morbidi. Regolateli di sale e pepe.
Friggete il pane in poco olio e quando sarà croccante agliatelo leggermente.
Mettete il pane nelle fondine e appoggiatevi sopra i funghi saltati, aggiungete qualche ramaiolo di brodo bollente.