Quando mangio cose gratinate quello che voglio è l’angolo perché li la crosticina bruciacchiata è sempre di lunghezza maggiore rispetto alle altre parti.
Se si tratta di paella poi è ben noto che le parti più ambite sono quelle che rimangono attaccate alla padella.
Insomma tutto ciò che è passato in forno, gratinato, impanato e fritto, che attacca quanto deve attaccare serve a far godere il palato.
A me le molliche fritte, le briciole o come altro volete chiamarle piacciono da morire. Il problema è trovare il pane grattato che oggi quasi nessuno se lo fa in casa e molti comprano quello ricco di artifici. Ma non è difficile da preparare.
- 5 fette di pane da chilo alte 1 centimetro e private della crosta
- 1 cucchiaio di burro
- 8 filetti di acciughe sott’olio
- 1 cucchiaio di olio delle acciughe
Nel forno ventilato ad una temperatura non superiore ad 80 gradi (se è anche meno meglio) mettete a tostare le fette di pane fin quando non perdono ogni traccia di umidità e diventano ben secche.
Lasciatele freddare e frullatele bene nel cutter poi passatele al setaccio se volete un pane grattugiato finissimo o evitate questo ultimo passaggio per un risultato più rustico. Io questa volta lo volevo finissimo.
Mettete a sciogliere in una padella a fuoco basso il burro con l’olio delle acciughe.
Aggiungete le acciughe e con l’aiuto di una forchetta fatele disfare bene.
Alzate ora il fuco al massimo e aggiungete subito il pane.
Rimestate di continuo con un cucchiaio e toglietelo dal fuoco quando avrà raggiunto il livello di tostatura che preferite.
È possibile inserire, prima dell’aggiunta del pane, aglio tritato, timo, fiore di finocchio, salvia, rosmarino o quello che volete voi. La scorza di limone invece l’aggiungerei a fuoco spento e a pane tiepido.