I piatti in crosta sono bellissimi e solitamente non mi danno soddisfazione in bocca. Ci sono eccezioni, va bene, ma soprattutto quando la crosta si mangia non li sopporto anche se raramente provo a farli.
Quando la crosta è invece mero contenitore senza velleità di accompagnamento, almeno nella mia esperienza, la trovo entusiasmante. Le croste di sale per esempio.
Poi ti trovi in frigo due sogliole ed un tartufino di poco pregio. Hai da poco trovato nel fondo della tua memoria la ricetta delle patate duchessa e assembli. Hai da sfamare altre due persone che hanno piacere a provare cose nuove e ad essere utilizzate come cavie.
La più grande, mia moglie, mi fa “Ma la sogliola col tartufo?” e io non sapendo come giustificarla – anche se da qualche parte l’ho letta, sicuramente un libro vetusto di cucina francese – le rispondo ignorando la veridicità della risposta “Le fa anche Ducasse” e lei “Ah bé!”.
Poi scopri che il grill del forno è rotto e imprechi contro gli dei mesopotamici. Ma ormai è tardi. Cuoceranno a 200 gradi per un tempo da stabilire.
- 8 filetti di sogliola
- 1 piccolo tartufo (ma se non ce lo avete va bene anche senza o al limite, perdonate la parola, qualche goccia di olio tartufato)
- Impasto per le patate duchessa. Per questa quantità basta metà di quello fornito nella ricetta
All’impasto delle patate duchessa aggiungete il tartufo grattugiato. Nel caso aumentate leggermente il sale ma senza esagerare.
Stendete i filetti in una placca leggermente unta e aiutandovi con un sac a poche coprite, alla bell’e meglio come me o in maniera più graziosa, con l’impasto di patate e tartufo. Lo strato deve essere alto meno di un centimetro.
Infornate sotto il grill a massima potenza per circa 5 minuti e servite nei piatti dopo aver lasciato intiepidire per due minuti.