Marmellata di cipolle

Marmellate e confetture non le ho mai apprezzate fino in fondo. Una delle cose più ripugnati che aleggiano nella mia testa è il pane con la marmellata, anche se offerto nella più allettante forma che prevede l’utilizzo di uno strato di burro a separare i due elementi principali. Il pan brioche non mi fa lo stesso effetto, non lo amo ma non lo trovo ripugnante.

In giovane età ci ho provato tante volte a mangiarlo, a merenda con la cuginetta che ne era ghiotta io mi domandavo come facesse a mangiarne ben due fette. Io mordevo e sputavo subito soprattutto se si trattava di marmellata di ciliegie.

Ma mangiavo pane burro e zucchero e non mi faceva lo stesso effetto, anzi.

Poi viene la moda delle marmellate con i formaggi, con gli affettati. Da mangiare nel dolce e nel salato rendendo ambigui – ma piacevoli – molti sapori.

Assieme a quella di peperoni una delle mie preferite è quella di cipolle. La faccio così:

Marmellata di cipolle

  • 1 chilo di cipolle rosse
  • 3 cucchiai di olio di oliva extravergine
  • 2 cucchiai di zucchero di canna
  • 1 cucchiaio di aceto di vino
  • 5 cucchiai di acqua
  • sale
  • chiodi di garofano, timo o altro (facoltativo)

Pulire e tagliare finemente le cipolle. Prima di tagliarle fini dividetele in quattro che vi toglie un poco di lavoro successivo.

Mettetele in un’ampia padella con l’olio e un poco di sale e a fuoco basso cuocetele, girandole spesso, per una ventina di minuti. Scoperte.

A questo punto aggiungete i chiodi di garofano se volete. Per 1 chilo di cipolle ne bastano un paio comunque contateli che poi vanno tolti.

Coprire e continuare la cottura per altri 20 minuti, sempre a fuoco moderatissimo, e aggiungete l’acqua (quei cinque cucchiai) se secca troppo. Girate di quando in quando.

Passato questo tempo togliete i chiodi di garofano (se li avete messi) e aggiungete aceto, va meglio quello balsamico, e zucchero continuando la cottura per una decina di minuti.

A fuoco spento se volete aggiungete un pizzico di timo.

In frigo coperta si mantiene per 2 o 3 giorni.

Nella foto panino fatto con la pasta per la pizza avanzata, caprino e marmellata di cipolle

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