A chi non piacciono le patate fritte? Anche quelle dei vari fast food, anche quelle nei sacchetti di plastica nelle quali si affondano le mani durante gli aperitivi, o comprate – ah l’infanzia – per il regalo. Le manine e i dischetti con il logo di Batman, Supermen o Uomo ragno. A me piaceva il primo che era il più simmetrico di tutti.
Ma basta balzi nel passato. Nessuna malinconia, nessuna pietà per quello che è stato. L’unica cosa che resta è la bontà delle patatine fritte, l’inesauribile capacità di farsi riempire e di mangiarne.
Mi capita di farle così:
- Patate di decente pezzatura
- Salvia
- Rosmarino
- Timo
- Maggiorana
- Albume
- Sale
- Olio per friggere
Pelare le patate e tagliarle a rondelle dello spessore di 1 millimetro o due e disporle su una spianatoia.
Sbattere l’albume a neve e spennellare un lato di ciascuna fetta di patata.
Mettere al centro (una fetta si una fetta no) un pezzetto di salvia o di altra erba aromatica e chiudere a panino con una fetta libera.
Gettare nell’olio bollente e friggere.
Lasciar asciugare su carta assorbente e salare.